PRIMA SERATA
Ore 21 – Venerdì 11 Settembre 2015
Chi mangia ben campa 100 agni…
A cura dell’Azienda Speciale “Riviera dei Fiori” della Camera di Commercio di Imperia
Creata dalla storia e dall’arte dei luoghi che la circondano, la Riviera dei Fiori è una terra antica. Talmente antica che i colori della natura ed i sapori della tavola si sono mirabilmente fusi, grazie alla lenta e sapiente opera dell’uomo, in una sola ed irripetibile alchimia. Durante la serata i partecipanti saranno condotti, attraverso affascinanti viaggi sensoriali, alla scoperta del gusto e degli esclusivi profumi che testimoniano delle incomparabili ricchezze di questa terra.
SECONDA SERATA
Ore 21 – Sabato 12 Settembre 2015
Non c’è il due senza il tre…
A cura del Consorzio Tutela Vini Irpinia, Onav Avellino
“Irpinia, terra da bere e da gustare”. Nel racconto del Consorzio di tutela Vini d’Irpinia e di Onav Avellino diventa palese l’inscindibile legame esistente tra il territorio ed i suoi frutti. Tra questi ultimi rivestono particolare importanza i vini, da antichi vitigni, come il Fiano, il Greco ed il Taurasi. Nella serata saranno degustati in abbinamento ai saporosi piatti della tradizione irpina.
TERZA SERATA
Ore 21 – Domenica 13 Settembre 2015
Alta Langa rosè, alte bollicine piemontesi
A cura del Consorzio di tutela Alta Langa e della sezione Onav di Asti
La seconda giovinezza dell’Alta Langa, il “metodo classico” tutto piemontese, nato da un coraggioso progetto di filiera condotto da alcune tra le più celebri aziende spumantiere italiane, è la tipologia “rosè” che gode da qualche tempo di un favore crescente da parte degli appassionati delle bollicine di qualità. La serata si propone di condurre i partecipanti lungo un affascinante percorso di conoscenza di tutti gli Alta Langa rosè prodotti con uve Pinot nero. La degustazione sarà accompagnata da assaggi di Culatello e di Bra duro.
QUARTA SERATA
Ore 21 – Lunedì 14 Settembre 2015
Eccellenze del Savonese: Vini e prodotti rari del territorio
A cura della Camera di Commercio di Savona
La serata ha lo scopo di far conoscere le eccellenze agroalimentari del Savonese, abbinando alcuni tra i più prestigiosi vini della DO Riviera Ligure di Ponente con altrettanti piatti ideati da esperti chef che, nel loro percorso formativo, hanno elaborato una proposta di cucina rispettosa della tradizione ma al contempo di uno stile di vita sano, basato sulla corretta alimentazione. Sono i cuochi dei progetti “Ristorante del cuore” e “Liguria Gourmet” che hanno saputo generare il giusto appagamento dei sensi utilizzando nel modo più naturale e sostenibile le produzioni tipiche locali.
QUINTA SERATA
Ore 21 – Martedì 15 Settembre 2015
Vernaccia di Oristano, un vino misterioso, senza regole e senza tempo
A cura della Camera di Commercio di Oristano e del Maestro Assaggiatore Onav Enzo Biondo
L’enologo Enzo Biondo, autore di un libro dedicato a questo grande vino, presenterà la storia e l’evoluzione della “Vernaccia di Oristano” accompagnando il suo racconto con la degustazione dei vini dell’Azienda vinicola Attilio Contini di Cabras (OR) e numerosi prodotti tipici della gastronomia sarda. I vini della serata: Bollicine di Vernaccia Attilio Brut, Carmis bianco secco, Vernaccia di Oristano Flor 2004, Vernaccia di Oristano Flor Riserva 1990, Vernaccia di Oristano Antico Gregori blend (60 anni), Pontis Passito di Vernaccia di Oristano. In abbinamento: Pane Carasau, Salsiccia sarda stagionata, Bottarga, Pecorino Fiore sardo, Mustaccioli.
SESTA SERATA
Ore 21 – Mercoledì 16 Settembre 2015
Il Veneto con i suoi vini. Stile di un territorio
A cura delle Delegazioni Onav del Veneto
La serata è dedicata ai vini più rappresentativi del Veneto, il cui vigneto sarà presentato dal Consigliere nazionale Onav (Delegata di Vicenza), Cristina Battorti, mentre gli altri delegati della regione presenteranno le caratteristiche delle varie aree produttive guidando la degustazione di nove diverse tipologie: Conegliano Valdobbiadene Docg, Lessini Durello Riserva 60 mesi Extra brut, Soave Superiore Docg, Tai Rosso Doc Riserva, Valpolicella Doc Superiore, Amarone della Valpolicella Docg, Moscato fior d’arancio Docg, Breganze Doc Torcolato e Gambellara Doc Vin Santo. In abbinamento verranno proposti Bigoli con l’anatra, Monte veronese e alcuni tipici dolci veneti.
SETTIMA SERATA
Ore 21 – Giovedì 17 Settembre 2015
Le diverse facce del Nebbiolo
A cura dell’Istituto Grappa Piemonte
Nella tradizionale serata dedicata alla conoscenza e alla degustazione di Grappe piemontesi, l’Istituto regionale ha scelto di presentare le diverse interpretazioni della distillazione delle vinacce del più antico vitigno autoctono a bacca nera della regione. Saranno dunque presentati i distillati provenienti dai diversi territori in cui si allevano vigneti di uve Nebbiolo, da quelli celeberrimi delle Langhe a quelli, magari meno noti ma capaci di produzioni di altrettanta pregiata qualità, del Nord Piemonte. La degustazione guidata delle grappe sarà accompagnata dai piatti della gastronomia tradizionale.
OTTAVA SERATA
Ore 21 – Venerdì 18 Settembre 2015
Lombardia, da un grande passato ad un grande presente
A cura di Onav Lombardia
Dai vini di lunga tradizione a quelli di una più recente, e travolgente, capacità e sapienza produttiva. La Lombardia sa offrire al consumatore un panorama tra i più diversificati e intriganti del mondo enologico nazionale. Ne parlerà in questa serata il Presidente nazionale Onav, Vito Intini, che guiderà anche la degustazione di alcune tra le più significative eccellenze enologiche della regione abbinate a specialità gastronomiche di territorio. Nel bicchiere: Franciacorta, Lugana, Oltrepò Bonarda, Sforzato e Moscato Passito Mincio Igt, Nel piatto: Salame di Varzi, Bitto stagionato, Formaggetta di Tremosine, Polpette milanesi “Mondeghili” e Torta sbrisolona.
NONA SERATA
Ore 21 – Sabato 19 Settembre 2015
Grillo & Nero d’Avola. I principi dei vitigni siciliani
A cura dell’I.R.V.O – Istituto regionale Vini e Oli di Sicilia
La serata si propone di presentare la realtà produttiva di due tra i più noti e prestigiosi vitigni autoctoni siciliani, molto apprezzati in Italia e all’estero e che hanno conosciuto in tempi recenti un crescente successo presso i consumatori. Il Grillo ed il Nero d’Avola, bianco il primo e rosso il secondo, costituiscono, in purezza o in assemblaggio, uno dei principali assi portanti della pur variegatissima enologia siciliana. La degustazione, alla presenza del Commissario dell’I.r.v.o., dr. Antonino Di Giacomo Pepe e del Direttore generale dello stesso Istituto, dr. Lucio Monte, sarà condotta dall’enologo Gianni Giardina enologo I.r.v.o. e Vicepresidente nazionale Onav. In abbinamento prodotti tipici siciliani.
DECIMA SERATA
Ore 21 – Domenica 20 Settembre 2015
Lo spirito della piola piemontese, un’ esperienza sensoriale di alto livello
A cura della Delegazione regionale Onav del Piemonte
In Piemonte le osterie sono da sempre le “piole”, un luogo, purtroppo quasi del tutto scomparso, di straordinaria aggregazione sociale che trova nel consumo condiviso di vini e cibi semplici ma gustosi la propria identità, quella che oggi qualcuno potrebbe anche definire “anima”. A quest’anima si ispira la serata della Delegazione Onav del Piemonte che presenterà per l’appunto, con il contributo del Prof. Vincenzo Gerbi, Delegato Guido Raynero e della giornalista Piera Genta, i vini ed i cibi della tradizione piemontese declinati secondo i gusti dei frequentatori delle “piole”, luoghi in cui si entra da estranei e si esce da amici.
Notizie utili:
Degustazioni di prodotti e vini tipici delle regioni italiane a 8 euro da versare all’atto della prenotazione comunque entro il 10 settembre. Entrata su prenotazioni, fino ad esaurimento posti. È possibile prenotare dal 1 settembre: Onav Piazza Goria 1 – Asti – Prenotazioni da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 Tel. 0141/535259 – Fax 0141/535245 mail: segreteria@onav.it
L’Ossolano è la principale espressione casearia dell’estremo nord del Piemonte, prodotto dal latte di vacche nate, allevate e nutrite esclusivamente nelle valli di Anzasca, Antrona, Divedro-Antigorio-Formazza, Isorno e nella Valle Vigezzo, entità geografiche che si aprono nella Val d’Ossola.
Il formaggio “Toma Piemontese”, formaggio prodotto esclusivamente con latte di vacca, ha origini che risalgono all’epoca romana, ma solamente documenti dell’anno mille riportano citazioni che lo identificano precisamente, figurando soprattutto nei “pastus” distribuiti ai poveri o ai lavoratori subalterni, tanto da convalidare l’ipotesi di un suo uso, almeno in questi periodi iniziali, caratteristico dei ceti popolari; pare infatti andassero per la maggiore formaggi particolarmente piccanti e detti “formaggi dei poveri”.
Il Salame Piemonte ha forma cilindrica, o incurvata per le pezzature più piccole, è compatto e di consistenza morbida che deriva dalla breve stagionatura. La fetta si presenta compatta e omogenea di colore rosso rubino. Il profumo è delicato di carne matura stagionata, di vino e di aglio. In particolare, l’aggiunta del vino derivante da uve Barbera, Dolcetto e Nebbiolo conferisce al prodotto un terroir unico e particolare.
La Robiola di Roccaverano, è un formaggio fresco sottoposto a maturazione, o affinato e per la sua produzione si adopera latte crudo intero di capra, di pecora e di vacca, proveniente esclusivamente dall’area di produzione. Le origini risalgono ai Celti che producevano un formaggio simile al prodotto attuale. Con l’avvento dei Romani il formaggio assunse il nome di “rubeola”. Ma l’importanza della “Robiola” venne evidenziata in un manoscritto del 1899, fra le notizie storiche di interesse politico: nel Comune di Roccaverano venivano tenute cinque fiere annue, durante le quali si vendevano per l’esportazione “eccellenti formaggi di Robiole”. L’alimentazione degli ovi-caprini e delle vacche è ottenuta anche dal pascolamento degli animali e dall’utilizzo di foraggi verdi e/o conservati che si ottengono dai prati e prati-pascoli ricchi di numerose piante aromatiche ed officinali. Sono proprio queste specie spontanee di erbe officinali o comunque capaci di avere qualità particolari che costituiscono un alimento di alta qualità per gli allevamenti ovini e caprini, nonché per il bestiame bovino e che con i vari profumi ed aromi fanno assumere alla “Robiola di Roccaverano” una fragranza che lo distingue da ogni altro formaggio.
Il formaggio “Raschera”, formaggio prodotto da latte vaccino, con eventuali aggiunte di latte ovino o caprino è storicamente presente nella provincia di Cuneo e richiama il nome del Lago Rascherà, nell’area prospiciente la zona del Monregalese, da cui si è diffusa la produzione del formaggio che ha conservato le caratteristiche originarie, legate ad una tecnica consolidata.
La «Nocciola del Piemonte» o «Nocciola Piemonte» designa il frutto in guscio, sgusciato o semilavorato della varietà di nocciolo «Tonda Gentile Trilobata » ed ha sapore finissimo e persistente e polpa croccante.
Il formaggio “Murazzano”, formaggio di latte ovino, che può essere integrato con latte vaccino, è storicamente presente nella provincia di Cuneo e richiama il nome del Comune di Murazzano che ne è il centro maggiore di produzione.
Il Castelmagno prende il suo nome dal santuario dedicato a San Magno presente nel comune omonimo. Le origini sono antichissime: le prime forme furono prodotte già nel XII secolo e il primo documento ufficiale che registra la sua esistenza è una sentenza arbitrale in cui il Comune di Castelmagno sconfitto dovette pagare in natura, come canone annuo, forme di formaggio al marchese di Saluzzo.
