China d’Asti fa Goal tra le colonne della Douja

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Che personaggi questi con le bancarelle sotto i portici del 49° Salone dei Vini Douja d’Or.

Abbiamo incontrato Pietro Balestrino della distilleria- erboristeria Balestrino di Nizza Monferrato.

Il collega giornalista Chiriotti ha insistito perché assaggiassimo la sua China d’Asti è ha avuto ragione: spettacolare.

Dolce, per nulla amara, tra le specialità dei liquori, distillati e amari stacca questa china, con una etichetta un po’ “burbera”, resa convincente dal titolare: “non tiratela giù. Masticatela”.

Consiglia di amalgamarla in bocca e non trangugiarla per farsi conquistare dalle 35 erbe, oltre alla china, annotate su un’antica ricetta di zio Vincenzo che gli ha lasciato in eredità.

Pietro produce 6mila bottigliette l’anno e invita tutti a Nizza dove c’è la sua preziosa cantina ed un collezione di oltre mille erbe in compagnia di alambicchi, contadinerie, religiosità.

In città si può acquistare la China d’Asti in Douja e all’Enoteca.

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