Sempre ricercato il lavoro del noto giornalista che ha presentato ieri in Douja la nascita, l’evoluzioni delle cantine, la cooperazione enologica ed il boom degli anni ’60, quando si contavano una cinquantina di cantine cooperative.
In vendita nelle edicole e nelle principali librerie la rivista coinvolge con le sue curiosità a partire dalla scoperta di un “misterioso” drappo del Palio corso nel 1938 e vinto da Valleandona.
La rivista dedica l’Album di famiglia alle foto-quiz, spesso inedite, di astigiani che negli anni scorsi hanno sfilato al Palio e al Festival delle Sagre.
L’intervista del “Confesso che ho vissuto” è a Giovanni Perosino, campione motociclistico del Dopoguerra e storico concessionario di auto e moto.
Astigiani lancia il brand “Made in Asti” dedicato alla storia di uomini e imprese che mandano il loro marchio nel mondo. Comincia dai Gamba, famiglia di bottai a Castell’Alfero da sette generazioni, poi racconta di passioni per la lirica, di chi si è inventato un ospedale per i rapaci, di un giovane colpito dal mal d’Australia, della Lega dei singoli, di un maestro elementare speciale e di un nonno da “cinema Paradiso”.
Storie intrecciate com’è nello stile della rivista che sfida i tempi e si affida alle sole vendite nelle edicole e al numero crescente di abbonati.
Sergio Miravalle, ha ricevuto tanti complimenti ed inviti per il progetto “Astigiani in classe” che porterà la rivista nelle scuole superiori offrendo spunti e strumenti per ricerche storiche, attinenti alla vita del territorio, che potranno essere pubblicate.