Il nostro mercato del vino è sempre più rivolto ai mercati stranieri, a fronte invece di un mercato interno che cresce in misura meno importante. Una realtà che fotografa il successo italiano. A confermalo l’enologo e professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino Vincenzo Gerbi. “La fiducia dei consumatori stranieri nei confronti dei prodotti italiani testimonia la bontà del lavoro fatto finora e le grandi possibilità esistenti di aumentare l’attenzione di quella parte del mondo che ancora non ci conosce”.
“Il percorso che l’Italia ha intrapreso, cioè quello di una viticoltura sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, e di vini di forte livello qualitativo, è la via giusta”. Ed è la “facilissima” coniugazione tra tradizione e innovazione che dà forza ai prodotti.
“Come tutti sappiamo i vini non si consumano per necessità, ma per scelta”. Ecco perché Gerbi vede come un’opportunità l’espansione del mercato cinese del vino. “Il fatto che in Cina si produca più vino e se ne consumi di più apre delle opportunità per noi. Non c’è ragione di pensare che il nostro successo internazionale sia legato al fatto che interessa il vino: ai consumatori interessano i vini che derivano da particolari situazioni e condizioni”.
I vini italiani “non saranno mai uguali agli altri e chi li sceglierà lo farà per il loro maggior livello di pregio, e speriamo anche per la loro migliore remunerazione“.