Al via la 53ª edizione del Salone nazionale di vini “Douja d’Or” organizzata anche quest’anno dall’Azienda speciale della Camera di commercio di Asti in collaborazione con numerosi partner pubblici.
Per questa edizione del Salone della Douja, dal 6 al 15 settembre 2019, il centro storico di Asti si trasformerà come sempre in una coloratissima “città del vino” all’interno della quale verranno presentati, in degustazione e in vendita, tutti i vini Doc, Docg e Igp premiati al 47° Concorso enologico nazionale Premio “Douja d’Or 2019”: 268 le etichette selezionate, rappresentative di 164 aziende di tutta Italia, in cui svetta il Piemonte, premiato con ben 109 vini, seguito a distanza da Sicilia (18) e Veneto (17). Sul podio delle province piemontesi, Asti con 52 etichette premiate, seguita da Cuneo (40) e Alessandria (11). Ventinove i vini che sono riusciti a ottenere il prestigioso Oscar Douja d’Or.
Nel dialetto piemontese la “Douja” (si pronuncia dùia) è l’antico recipiente di terracotta utilizzato per travasare, conservare e servire il vino. La maschera piemontese allegra e godereccia del Gianduja, Gian d’la Douja, la usa al posto del bicchiere proprio per le sue allegre bevute in compagnia. Ad Asti la “Douja d’Or” è da sempre sinonimo di festa del vino. Una manifestazione, ideata nel 1967 dall’allora Presidente della Camera di commercio Giovanni Borello, che è cresciuta di anno in anno fino a diventare una delle più prestigiose fiere-mercato del vino italiano e una importante vetrina nazionale e internazionale del territorio e dei prodotti astigiani.
“Le nostre terre rappresentano un’eccezionale testimonianza della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. I nostri territori di Langhe, Roero e Monferrato costituiscono un esempio unico d’interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale. È l’enorme valore che ci è stato riconosciuto anche dall’Unesco nella sua motivazione per l’assegnazione della denominazione di Patrimonio dell’Umanità. Il territorio è e deve essere sempre di più il volano della nostra crescita. Dobbiamo continuare a sviluppare il turismo, in modo coordinato tra enti e istituzioni, riconoscendolo come straordinario motore di sviluppo economico. La Douja d’Or, che si inserisce nel SettembreAstigiano, è l’evento che più di tutti ci qualifica come eccellenza, in Italia e nel mondo. Giunto alla sua 53ª edizione come Salone, rappresenta la sintesi ideale tra tradizione, evoluzione e innovazione” ha commentato Erminio Renato Goria, Presidente della Camera di commercio di Asti e dell’Azienda speciale.
“Il vino non è solo uno dei grandi prodotti d’eccellenza che nascono nel nostro Paese – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. È parte integrante della sua storia, della sua cultura e del suo paesaggio. Non c’è territorio che possa testimoniarlo più del Piemonte, le cui colline pettinate a vigneti sono ormai da 5 anni Patrimonio dell’Umanità. Un evento come la Douja d’Or non poteva quindi che essere scritto nel dna di questa terra, ed è la conferma di come l’enogastronomia sia uno straordinario propulsore economico e turistico per la città di Asti, il Piemonte e tutta l’Italia”.
“Palio, Douja d’Or, Festival delle Sagre ed Arti e Mercanti scandiranno il ‘Settembre Astigiano’, un mese intenso che si svolge tra appuntamenti legati al territorio, all’enogastronomia, alle mostre e agli spettacoli che creano un’atmosfera gioiosa e sono un richiamo per i turisti nonché l’occasione per far apprezzare ancora di più agli astigiani la nostra città. Mi auguro che anche quest’anno la Douja d’Or e le Sagre continuino ad essere un volano di promozione dei nostri prodotti migliori, legati alla terra e alle nostre genuine tradizioni” ha affermato il Sindaco di Asti Maurizio Rasero.
“Dire Provincia di Asti è come dire vino. Questa terra generosa con chi la sa ascoltare, coltivare e rispettare, dona i suoi saporiti frutti che, opportunamente lavorati, allietano le nostre tavole. La Douja d’Or è diventata una grande manifestazione grazie all’idea originale di Giovanni Borello e all’impegno intenso e prezioso di tante persone che negli anni ne hanno reso possibile la crescita e lo sviluppo. Dieci giorni di festa, intrecciati a eventi gastronomici e culturali, per conoscere da vicino il mondo del vino e i suoi protagonisti. L’invito parte da Asti, culla del Monferrato sospesa tra romanico, gotico e barocco. Terra di vino, d’arte e di musica. Ha dato i natali a Vittorio Alfieri, Paolo Conte, Giorgio Faletti. Ha legato il suo nome alle bollicine dolci e aromatiche più vendute al mondo (l’Asti Docg) e alla ‘rossa’ Barbera. Esprimo dunque la mia sentita e profonda gratitudine nei confronti di tutti coloro che negli anni hanno promosso con infaticabile entusiasmo tante edizioni della Douja, creando così importanti opportunità di felice incontro tra produttori e consumatori. Porgo il mio personale augurio di un’ottima riuscita dell’iniziativa agli organizzatori, ai produttori e a tutti coloro che continuano a credere nelle eccellenti opportunità di crescita di questo territorio” ha sottolineato il Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Asti ha tra i suoi settori d’intervento più rilevanti lo ‘sviluppo locale’ e ‘l’arte, attività e beni culturali’ e proprio in questi trovano spazio il sostegno alla Douja d’Or e al Festival delle Sagre: eventi finalizzati non solo alla promozione del territorio di appartenenza, ma anche mirati alla valorizzazione delle eccellenze artistiche, culturali, ambientali e produttive del nostro territorio, promosse in modo integrato e coordinato dagli enti locali. In questo ambito, grazie ad un progetto condiviso con Vittorio Sgarbi, dal prossimo 13 settembre arriva a Palazzo Mazzetti di Asti la Mostra ‘Monet e gli Impressionisti in Normandia’, un eccezionale corpus di 75 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia. La Mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, in collaborazione con Ponte – Organisation für kulturelles management GMBH, organizzata da Arthemisia, con la partecipazione del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Dopo il grande successo della mostra ‘Chagall. Colore e magia’ conclusasi il 3 febbraio e che ha accolto oltre 47 mila visitatori, sono certo che la grande affluenza di pubblico che giungerà nel nostro territorio, oltre ad essere motivo di lustro per gli astigiani, sarà elemento di sviluppo e incremento per il turismo, favorendo, così, la crescita dell’intero sistema Langhe, Monferrato e Roero” ha ricordato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Mario Sacco.
“La Douja d’Or è ormai un evento di rilievo nazionale. Rappresenta un’occasione di promozione sempre più concreta ed è un momento importante per il vino piemontese. Per questo, dopo i brillanti risultati dell’anno scorso, abbiamo deciso di investire fortemente in questa edizione, in un’ottica di sviluppo del territorio piemontese condivisa con tutte le istituzioni, a cominciare dalla Camera di commercio di Asti” ha affermato il Presidente di Piemonte Land of Perfection Filippo Mobrici.
Il 53° Salone nazionale Douja d’Or 2019: tutte le novità dell’edizione 2019
Il Salone, organizzato dalla Camera di commercio di Asti attraverso la sua Azienda speciale per la promozione e la regolazione del mercato, si terrà dal 6 al 15 settembre 2019 ad Asti, in collaborazione con numerosi partner pubblici. La “Città della Douja” sarà in grado di accogliere i visitatori in tutto il centro storico, confermando la volontà di includere tutto il tessuto urbano e sociale locale, che aprirà piazze e vie cittadine a un connubio ideale tra dimensione produttiva, offerta culturale e presenza turistica.
L’apertura al pubblico del Salone, e del Banco di degustazione dei 268 vini Doc, Docg e Igp premiati al 47° Concorso enologico nazionale “Douja d’Or”, è fissata per venerdì 6 settembre alle 19 in piazza Roma.
Il Salone si conferma come un evento diffuso che si snoda nel centro storico di Asti, partendo da piazza Roma, dove sono allestiti il banco di degustazione dei vini premiati, il mercatino delle specialità agroalimentari del territorio, passando per Palazzo Ottolenghi che ospita, oltre alla cantina dei vini della Douja, la Rassegna dei vermouth e dei vini aromatizzati, le grappe del premio Alambicco d’Oro e i migliori distillati del Piemonte, per arrivare alla Scuola Alberghiera, dove si possono gustare il piatto e il dolce d’autore accompagnati da Doc e Docg di eccellenza del territorio.
Novità dell’edizione 2019 l’area in piazza Roma dedicata ai sapori del territorio, gestita dalle associazioni di categoria del settore agricolo (Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori), che presenteranno i prodotti di eccellenza del Monferrato da abbinare alle degustazioni dei vini vincitori della Douja d’Or.
Inoltre, in piazza San Secondo i tredici consorzi di tutela piemontesi, coordinati da Piemonte Land of Perfection, propongono in degustazione le più nobili produzioni vinicole regionali.
Proseguendo in corso Alfieri si giungerà alla Douja del Monferrato nella cornice del prestigioso Palazzo Alfieri, dove sarà possibile degustare gli ottimi vini tutelati dal Consorzio Barbera e Vini del Monferrato.
Al percorso tra i profumi e i sapori dell’enogastronomia si unisce l’affascinante itinerario artistico attraverso i principali musei cittadini (dal Museo di Palazzo Mazzetti alla Cripta e Museo di S. Anastasio, da Palazzo Alfieri alla Domus romana, dalla Torre Troiana al Complesso monumentale di S. Pietro, dal Museo paleontologico al Museo del Risorgimento), in un viaggio che porta il visitatore a vivere un’esperienza fatta non solo di gusto e olfatto ma anche di memoria, emozioni e ricordi legati alla storia e alle tradizioni dei luoghi.
Evento di grande rilievo sarà l’apertura, dal 13 settembre, della mostra “Monet e gli impressionisti in Normandia. Capolavori dalla Collezione Peindre en Normandie”, un eccezionale corpus di 75 opere che racconta il movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia. Un’esposizione (visitabile fino al 16 febbraio 2020 presso Palazzo Mazzetti) che conferma Asti quale capitale internazionale della cultura e dell’arte.
Grande attesa anche per l’esibizione (15 settembre 2019, h. 21 a Palazzo Ottolenghi) del tenore di origini astigiane Enrico Iviglia. Sono oltre 35 i ruoli che, fino ad ora, ha interpretato nel corso della sua carriera, calcando i principali teatri: degne di nota, Lindoro al Teatro alla Scala, Libenskof al Teatro Real di Madrid, Conte di Almaviva a Bunkakaican di Tokyo. È appassionato di cucina, ama il contatto con la natura. L’amore per la sua terra di origine lo porta a interpretare una chiusura della Douja d’Or con un momento musicale e un calice alzato al Monferrato.
Il 15 settembre il tenore Iviglia uscirà in libreria con un libro che racconta la sua straordinaria storia: “Ad alta voce-Storia di un ragazzo diventato tenore” racconta i suoi “primi” quarant’anni di bambino bullizzato, di ragazzo ribelle diventato poi affermato tenore, arrivando a esibirsi nei teatri di tutto il mondo.
Una Douja sempre più internazionale
La Douja d’Or esprime a pieno il dna delle Camere di commercio, che è quello di pensare e agire “glocal”, cioè curando le esigenze dei piccoli produttori locali e dando contemporaneamente una spinta vigorosa al processo di internazionalizzazione, vera grande sfida.
Non sarà forse un caso, allora, se alcuni rappresentanti della Camera di commercio di Salonicco saranno ad Asti, durante i giorni della Douja: vogliono studiare come una pubblica amministrazione come la Camera di commercio di Asti sia in grado di pensare e organizzare una manifestazione – così radicata – di valorizzazione del vino e dei territori.
Anche il turismo internazionale ha messo gli occhi su Asti e sull’immenso patrimonio di queste terre. La celebre rivista statunitense Forbes ha dedicato un lungo servizio alla nostra città, incoronandola meta perfetta per l’autunno, proprio con la Douja d’Or, le Sagre e il Palio a fare da traino. Asti, scrive Forbes, offre tutto ciò che si può desiderare in un viaggio in Italia: arte, architettura, ottimi prodotti tipici e vini Docg. Anche la “bibbia” delle guide di viaggio, la Lonely Planet, ha elevato il Piemonte a miglior regione 2019 nel mondo: l’arte a farla da padrona, ma anche la bellezza delle sue colline, assieme alle montagne e ai laghi, e la superlativa enogastronomia a decretarne il successo. Un territorio tutto da vivere, insomma, segno che il “patto di crescita” tra mondo istituzionale, imprenditoriale e turistico sta già dando i suoi frutti. E dunque va sostenuto e potenziato ancora di più.
Una Douja con tanta voglia di comunicare
Con l’obiettivo di rendere la Douja un evento sempre più conosciuto in tutta Italia è stato impostato, per l’edizione 2019, un piano di marketing mix rinnovato. L’audience di riferimento è vasto e copre diverse fasce d’età. Per questo, pur cercando di mantenere la visibilità sui media tradizionali (locali e nazionali) e sulle riviste specializzate, si è deciso di puntare sulla radio, uno strumento di comunicazione che permette di raggiungere un pubblico vasto e trasversale. Grazie ad un accordo con Radio Rai 2 si parlerà di Douja d’Or e Festival delle Sagre durante i celebri programmi “Decanter” e “Il ruggito del Coniglio”.
Radio Veronica One sarà invece media partner dell’evento e trasmetterà in diretta da piazza Roma tutti i giorni dalle 16 alle 18 con interviste ai protagonisti, rubriche e approfondimenti legati al vino e al territorio.
Stretta collaborazione anche con il TgR del Piemonte, sempre attento a raccontare luoghi e tradizioni regionali: l’inaugurazione della Douja d’Or sarà trasmessa su Rai 3 venerdì 6 settembre 2019 durante il telegiornale Rai del Piemonte delle 19.30.
È stata anche ampliata l’audience raggiungibile on line, grazie a una campagna social sulle principali piattaforme e a una campagna banner sulle principali testate on line. Infine, sono state attivate alcune partnership con influencer italiani, legati al mondo del vino e del food.
Non ultimo, grazie alla collaborazione con il Comune Asti e la Fondazione CRAsti, è stata costruita la campagna integrata “A Settembre Asti è”: gli eventi della Douja d’Or, del Palio di Asti, del Festival delle Sagre e della Mostra di Monet sono e saranno promossi nelle stazioni della metropolitana di Torino e Milano e negli aeroporti di Torino, Genova e Milano.
Il 46° Festival delle Sagre astigiane si terrà il 7 e 8 settembre in piazza Campo del Palio
Nell’ambito della “Douja d’Or 2019” il 7 e l’8 settembre in piazza Campo del Palio si terrà il 46° Festival delle Sagre astigiane. Un momento di festa e condivisione per assaporare tutte le specialità della cucina astigiana abbinata a un vino d’eccellenza. Oggi il Festival delle Sagre è diventato un appuntamento imperdibile non solo per gli amanti del vino ma anche per i semplici curiosi. Sono centinaia di migliaia le persone che ogni anno, attratte da una manifestazione unica nel suo genere, accorrono ad Asti per respirare le atmosfere di un mondo antico: quello contadino tra Otto e Novecento.
La piazza ospiterà 41 casette di legno, una per ciascuna pro loco, in cui verranno serviti i gustosissimi piatti della cucina tradizionale piemontese abbinati, per il primo anno, a vini Doc e Docg del territorio astigiano. Le pro loco che animano il Festival partecipano anche a una vera e propria competizione in cinque prove: la sfilata, l’allestimento dello stand, la cucina, l’accuratezza del servizio e il rapporto fra il prezzo, la quantità e la qualità del piatto offerto.
Il 46° Festival delle Sagre astigiane verrà inaugurato in piazza Campo del Palio sabato 7 settembre alle 18, davanti alla casetta della Camera di commercio di Asti, con la “Fanfara dei Bersaglieri di Asti Roberto Lavezzeri” e con la successiva apertura al pubblico degli stand dalle 18.30 alle 23.30 (dolci serviti fino alle 24).
Domenica 8 settembre, a partire dalle 9.15 da via Cavour (zona Stazione), si terrà la consueta sfilata storica nelle vie cittadine, animata da 3mila figuranti in costumi d’epoca, a piedi o sui carri trainati dai buoi e dai trattori “a testa calda”. Ogni paese, con la sua pro loco, metterà in scena il lavoro nei campi, i mestieri, le feste contadine e i riti religiosi, dalla vendemmia al battesimo, dalla battitura del grano alla festa di leva. La sfilata terminerà verso le 12.30 in piazza Campo del Palio, dove (a partire dalle 11.30 e fino alle 22) le casette di legno disegneranno i confini del più grande ristorante d’Italia a cielo aperto che ospiterà buongustai provenienti dall’Italia e dall’estero.
Per questioni di sicurezza sarà vietato introdurre nel Villaggio vetro, lattine e oggetti ingombranti. Sono state realizzate all’interno del Villaggio corsie preferenziali per i mezzi di soccorso che saranno presidiate.
Casa Surace in scena al Festival delle Sagre
Casa Surace è una casa di produzione video con più di 4 milioni di fans tra Facebook, Instagram e YouTube, che insieme a Discovery Italia Srl ed il loro canale FoodNetwork, sta portando avanti un progetto estivo sulle sagre e gli eventi più belli e interessanti d’Italia. Tra le otto sagre scelte per questo progetto è previsto anche il “46° Festival delle Sagre di Astigiane” ad Asti l’8 settembre, alla quale parteciperanno gli attori di Casa Surace, che interagiranno con la gente del posto e racconteranno i luoghi e le tradizioni del territorio, nello stile comico e familiare tipico di Casa Surace.