Asti si candida a conquistare un ruolo nel circuito delle grandi mostre internazionali. Nell’ambito delle iniziative del Settembre Astigiano e della Douja d’Or, e dopo il grande successo dell’esposizione “Chagall. Colore e magia”, visitata da 50mila persone, questa volta i protagonisti sono Monet e gli impressionisti, considerati però da un particolare punto di vista, il loro legame stretto con la Normandia e i suoi paesaggi.
Sono 75 i capolavori di artisti come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet, esposti a Palazzo Mazzetti, da domani fino al 16 febbraio 2020. Tra le opere presenti – il progetto è stato messo a punto con Vittorio Sgarbi – si possono ammirare Falesie a Dieppe di Delacroix. La spiaggia a Trouville di Courbet, Camille sulla spiaggia e Barche sulla spiaggia di Etretat di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey di Renoir.
La mostra “Monet e gli impressionisti in Normandia”, curata da Alain Tapié, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti. “Abbiamo costituito la Fondazione Asti Museo con l’impegno di fare grandi mostre e grandi eventi. Vogliamo continuare su questa strada e fare diventare Asti una città internazionale di cultura con ricadute economiche per il territorio”, spiega il presidente della Fondazione Asti Musei, Mario Sacco, che promette una nuova grande esposizione per il prossimo anno.
Presente come ospite d’onore l’ispiratore della mostra Vittorio Sgarbi: “In questa mostra i protagonisti non sono gli impressionisti, ma i luoghi che diventano contenuti, una geografia dell’anima. Fare arrivare qui tutte le opere che la Normandia ha ispirato, mi è sembrata l’occasione per fare venire il mare ad Asti”.
“Asti alza la testa. Sono certo – ha osservato il sindaco Maurizio Rasero – che anche questa mostra sarà di nuovo motore per lo sviluppo turistico per la promozione della città e dei suoi musei”. “Questa esposizione costituirà un ulteriore tassello nella crescita dell’offerta turistica e culturale di Asti, ormai inserita nel circuito delle grandi città d’arte italiane ed europee”, condivide l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Vittoria Poggio.
La mostra, organizzata da Artemisia, sponsor gruppo cassa di Risparmio di Asti e con il contributo della Fondazione Crt, arriva a Palazzo Mazzetti dopo avere sostato a Memphis (Stati Uniti), in Giappone, in Croazia, in Slovenia, in Polonia, a Munsler e nei Paesi scandinavi e baltici. Le opere provengono in gran parte dalla Collezione Peindre en Normandie, ma anche dal Musee de Vernon, dal Museo Marmottan Monet di Parigi e dalla Fondazione Bemberg di Tolosa.