In un clima sereno e rilassato sabato 19 si è svolto, presso la sala convegni della Douja d’Or, il convegno “La Barbera d’Asti in sposa all’Unesco”, momento di riflessione che il Consorzio della Barbera d’Asti ha voluto dedicare agli operatori e ai policy maker del territorio astigiano; dietro l’attenta regia di Sergio Miravalle gli ospiti hanno discusso della ricaduta che il riconoscimento a Patrimonio Unesco del Monferrato può avere sull’intera filiera locale.
“Asti e il suo territorio possono trovare in questo riconoscimento un punto di svolta – sostengono all’unisono le istituzioni, oggi rappresentate dal Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, dall’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero e dal Deputato Massimo Fiorio – a condizione che si definisca un messaggio centrale su cui organizzare l’operato e far confluire i finanziamenti. La parcellizzazione e l’incertezza progettuale rischia infatti di dissipare delle risorse che, pur essendo disponibili, pretendono chiarezza di intenti”.
Non frammentare è condizione indispensabile perché la crescita economica possa svilupparsi è il messaggio della Presidente ATL Asti, Maria Teresa Armosino e Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione paesaggi viticoli di Langhe-Roero e Monferrato.
“Rafforzare la sinergia tra tutti i soggetti specialmente quelli privati” – questo dicono Anna Virando, Luigi Coppo e Stefano Chiarlo, in rappresentanza di quel tessuto che ogni giorno si impegna per qualificare l’offerta. Su questo aspetto Erminio Renato Goria, Presidente Camera Commercio Asti, sottolinea come il lavoro fatto, durante questa edizione della Douja d’Or, abbia già iniziato a metter a fattor comune tanti ragionamenti. Ed è proprio su questa linea innovativa che si muove la volontà di Goria e Intini – Presidente nazionale ONAV, non solo conservare la sede nazionale ONAV in Asti ma anche rivedere il Concorso per renderlo più al passo con i tempi, totalmente cambiati rispetto a 49 anni fa. Sarà una commissione apposita a verificare possibili migliorie.
“L’auspicio che il Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato nutre, e che lo ha spinto a convocare questo tavolo, è quello di avviare una policy territoriale aperta e sincera, dove tutti i soggetti interessati possano portare il loro contributo – sostiene il Presidente del Consorzio Filippo Mobrici -. Dobbiamo essere in grado di fare un’offerta moderna, ampia e condivisa. Parliamo di consumo del territorio non solo del prodotto del produttore. Ho visto oggi proposte positive sulla centralità di Asti”. E in casa Douja Miravalle non ha resistito alla curiosità: “Presidente Goria stanco per questa sua prima Douja ?” e Goria: “siamo abituati ai problemi delle nostre imprese. In questa Douja mi sono divertito !”